Descrizione del viaggio
- OFFERTA SCADUTA
- Quando: febbraio, marzo, aprile, maggio, giugno, luglio, agosto, settembre, ottobre.
- Dove: Santa Caterina di Nardò (Lecce)
- Durata Soggiorno: 3 giorni / 2 notti
- Trattamento: 2 cene tipiche, 1 pranzo in resort e 2 aperitivi.
- Immersioni: n° 2 immersioni. Parete di Porto Selvaggio e Punta Lea.
- Cosa si vede: saraghi, salpe, cernie, aragoste, murene, spugne , crostacei, dotti, pesci di passo, archi naturali, spugne axinelle cannabina.
Organizzazione
Easy Holidays S.r.l. in collaborazione con Cala d’Aspide Resort e Costa del Sud Diving Service.
La presente proposta non costituisce un pacchetto turistico. Costituisce la promozione di servizi diving e la semplice segnalazione di strutture ricettive in loco, prenotabili singolarmente.
Porto Selvaggio e Punta Lea: un’escursione da non perdere che offre la possibilità di provare l’emozione di respirare sott’acqua, di osservare le specie marine e la straordinaria e colorata natura dei magici fondali del Salento.
IMMERSIONE PARETE DI PORTO SELVAGGIO
Il punto di immersione si trova al centro del parco di “Porto Selvaggio e Palude del Capitano”, ed è raggiungibile in solo dieci minuti di navigazione.
L’immersione viene svolta prevalentemente in parete, ma è possibile imbattersi in tunnel e arcate in grado di regalare dei bellissimi passaggi, molto colorati e pieni di vita.
L’immersione proseguirà tra branchi di saraghi e salpe, per poi arrivare a una splendida secca popolata da cernie, aragoste, murene e pesci di passo.
Più lontano dalla parete, adagiata sulla sabbia, una grande ancora del tipo “ammiragliato” e in perfetto stato di conservazione: le dimensioni – circa tre metri di altezza – e il tipo di ancora fanno pensare ad un suggestivo veliero di fine ‘700 e inizio ‘800. L’immersione termina con una visita in una vera e propria galleria scavata nella roccia, molto colorata, che fa da habitat naturale a vari crostacei e spugne che rivestono le pareti.
IMMERSIONE PUNTA LEA
L’immersione ha inizio da una cavità naturale della roccia che, formando un vero e proprio tunnel ricco di colori, si apre sulla parete ad una profondità di circa 11 metri.
Si proseguirà in direzione di una grande secca che parte da un fondo sabbioso a 26 metri e ha il suo cappello a 17 metri, popolata da branchi di saraghi, cernie, dotti e pesci di passo.
Tornando sulla parete, attraverso una serie di splendidi archi naturali, sarà possibile ammirare dei fantastici giochi di luce e una miriade di spugne e briozoi di ogni forma e colore. Dal fondo delle arcate si innalzano invece dei bellissimi esemplari di spugne axinelle cannabina che regalano ulteriore movimento alla semioscurità del tunnel.