Cosa sono le gorgonie?
Le gorgonie sono invertebrati bentonici dalla struttura ramificata e piatta, ricoperta da tessuti molli. Sebbene la forma delle gorgonie possa far pensare ad una pianta, in realtà sono animali marini a tutti gli effetti. Sono definiti “animali coloniali”, cioè costituiti da molti piccoli animali singoli (polipi) che lavorano insieme come uno solo organismo.
Le gorgonie sono anche denominate “ventagli di mare” proprio per la loro forma caratteristica e ben riconoscibile. I suoi rami infatti si sviluppano saldandosi come un grande ventaglio reticolato piatto. La forma a ventaglio della gorgonia infatti rappresenta il compromesso tra l’esigenza di massimizzare la superficie esposta per intercettare il plancton e gli organismi microscopici di cui i polipi si nutrono e quella di minimizzare la resistenza alle forze idrodinamiche.
La parola gorgonia deriva dal greco “gorgone” e indica le ramificazioni tipiche di questi coralli molli che ricordano i capelli intrecciati delle Gorgoni, creature della mitologia greca con serpenti al posto dei capelli.
Le gorgonie sono ben note ai subacquei per il loro aspetto fiammeggiante e hanno un’ampia varietà di colori:
- Rosso, giallo marrone o biancastre (le specie che vivono più vicine alla superficie del mare)
- Bianche, viola o marroni (quelle che colonizzano substrati duri a maggiori profondità)
- Verdastro, se c’è la presenza di alghe simbionti (zooxantelle) nei suoi tessuti.
Gorgonie e coralli duri: similitudini e differenze
Come i coralli duri, le gorgonie vivono fissate al fondale o sulle pareti e formano delle colonie di polipi disposte come dei fiori intorno a uno scheletro in calcare corneo. Ogni polipo è collegato con gli altri attraverso una rete di tubuli che uniscono le cavità gastriche, consentendo scambio di diverse sostanze. Inoltre esiste anche una rete sensoriale che collega i polipi e consente una reazione collettiva in caso di disturbo. Attraverso essa, quando vengono infastiditi i polipi dell’apice di un ramo, anche quelli sottostanti reagiscono ritraendosi. I polipi sono connessi tra loro e capaci di svolgere tutte le loro funzioni biologiche in maniera indipendente.
A differenza dei coralli duri però, le gorgonie:
- Hanno uno scheletro più flessibile (con un asse interno proteico), rispetto ai coralli duri.
- Hanno un caratteristico aspetto “piumato”. I polipi delle gorgonie infatti, sono dotati di otto minuscoli tentacoli pinnati che, quando estroflessi, aumentano la superficie capace di catturare il cibo nell’acqua. Per questo sono chiamati anche “ottocoralli”.
- Generalmente le ramificazioni delle gorgonie sono a forma di ventaglio.
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Curiosità sulle gorgonie
- Le gorgonie sono “animali”
- Vivono fra i 5 e i 200 mt di profondità.
- Un subacqueo che vede la formazione di una gorgonia sott’acqua, può facilmente intuire in quale direzione sono presenti le correnti marine in quel punto. Le gorgonie infatti si dispongono perpendicolarmente al moto della corrente, per intercettare la maggior quantità di plancton e organismi microscopici di cui i polipi si nutrono.
- Se le correnti per qualche motivo cambiassero direzione, le gorgonie, incapaci di orientarsi nuovamente, sarebbero destinate a morire.
- La struttura delle gorgonie si adatta alle variazioni di intensità delle correnti: lo scheletro infatti è più flessibile in presenza di correnti forti e più rigido in presenza di correnti deboli.
- I rami delle gorgonie possono essere dai 40/50 cm, fino ad 3 metri di altezza.
- La superficie dei rami delle gorgonie ha un aspetto quasi “liscio” quando i polipi sono ritratti nei loro calici (es: se disturbati da un subacqueo).
- I polipi delle gorgonie sono espansi comunemente più di giorno che di notte.
- Le gorgonie ospitano molti animali simbionti come tunicati, bivalvi, gasteropodi e anche piccoli pesci.
- Si sviluppano sempre in zone dove vi sia una corrente tale da poter trasportare i piccoli organismi planctonici dei quali si nutrono
Alimentazione delle gorgonie
Nutrendosi di plancton, batteri e gli organismi microscopici, le gorgonie hanno l’esigenza da una parte di massimizzare l’area superficiale di estensione per la cattura delle particelle di cibo sospese lungo la colonna d’acqua e dall’altra quella di resistere agli stress meccanici delle correnti marine.
I rami delle gorgonie sono ampi, a forma di ventaglio e disposti trasversalmente alla corrente principale: per permettere alle colonie di polipi di venire a contatto con il plancton di cui si nutrono. I polipi delle gorgonie usano i loro otto minuscoli tentacoli pinnati per intrappolare piccole particelle di cibo trasportate dalla corrente.
Minacce e conservazione delle gorgonie
Sono diverse le minacce che mettono in pericolo la vita delle gorgonie. Le principali sono:
- Danni meccanici dovuti all’azione di lenze e reti da pesca a strascico
- La raccolta indiscriminata da parte di alcuni subacquei (le gorgonie sono meno pregiate dei coralli dal “punto di vista merceologico”, anche perché dopo la morte dei polipi perdono in breve tempo la colorazione).
- Ancoraggi delle imbarcazioni
- Una piccola ciprea (Simnia spelta). Un mollusco dalla conchiglia lucida che si ciba dei tessuti e dei polipi. È capace di produrre lacerazioni sui “rami”, che lasciano intravedere l’asse centrale delle gorgonie.
- Cambiamenti climatici e stress termico, soprattutto per le popolazioni superficiali (le popolazioni più profonde infatti, sono ancora molto dense).
- Possibile impatto stagionale delle mucillagini sulle colonie superficiali.
- Organismi nocivi per loro, quali spugne, altri celenterati, policheti e cirripedi, da cui le gorgonie vengono spesso soffocate.
- Caulerpa racemosa: presenza di una specie aliena di alga verde che altera le caratteristiche del fondale compromettendo il reclutamento larvale.
Dove trovare le gorgonie?
Le gorgonie sono distribuite nel Mediterraneo, Mar Rosso, nelle acque temperate dell’Atlantico, nelle acque calde del Sudamerica, Caraibi, Messico, Florida meridionale. Restando nei nostri mari italiani, ecco dove è possibile ammirarne alcune delle principali specie:
- Gorgonia rossa / Paramuricea Clavata
La si incontra dai 7 – 10 mt, fino ai 110 metri di profondità. Ama la penombra, i fondi rocciosi e la si può trovare davanti a grotte o sulle pareti verticali in tutto il Mediterraneo. - Gorgonia gialla / Eunicella cavolinii
È distribuita nel Mar Ligure, Tirreno, Stretto di Messina, Canale di Sicilia e Mar Ionio, Medio Adriatico (esempio nelle bellissime Isole Tremiti) prevalentemente su fondali rocciosi e fra i 5 e 150 mt di profondità. - Gorgonia bianca / Eunicella singularis
La popolazione di questa specie è in declino ed è quindi considerata come vulnerabile.
La sua presenza è segnalata in Mar Ligure, Tirreno, Stretto di Messina, Canale di Sicilia, Medio Adriatico. Si insedia su fondali detritici e rocciosi fra i 2 e 80 mt di profondità. - Leptogorgia sarmentosa
Si incontrano esemplari isolati nel Mar Ligure, Tirreno, Canale di Sicilia, Alto e Medio Adriatico (raramente forma praterie dense). Si insedia su fondali detritici, fangosi, all’interno di porti e anche su relitti. fra i 15 e 40 mt di profondità. Può vivere fra i 6 e i 300 mt di profondità, ma è maggiormente presente tra i 15 e i 40 m. - Eunicella verrucosa
Si incontrano esemplari isolati nel Mar Ligure, Tirreno, Alto e Medio Adriatico (raramente forma praterie). Si trova su fondi rocciosi e di coralligeno, ma talvolta anche in ambiente detritico o infangato, in aree esposte a correnti moderatamente forti. Il suo habitat è generalmente fra i 25 e 150 mt di profondità.
Altre specie molto note ai subacquei, come la Gorgonia Ventalina (di color biancastro, giallo o viola pallido) e la Gorgonia Flabellum (nota come il ventaglio di Venere, di color bianco, giallastro, o lavanda pallido), sono invece distribuite ai Caraibi, in Messico, Florida, Bermuda e Bahamas.