L’Isola di Cerboli è una delle minori, fra le isole dell’Arcipelago Toscano. È un isolotto calcareo con pareti a strapiombo che fa parte del Comune di Rio nell’Elba (in provincia di Livorno) e rientra nel perimetro del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano.
Ha una superficie di 0,04 km² e si trova nel Canale di Piombino a circa 8 km dell’estremità nord-orientale dell’Isola d’Elba.
Immersioni subacquee a Cerboli
I fondali particolarmente ricchi di biodiversità e le possibili forti correnti, fanno di Cerboli un ottimo punto di immersione per i subacquei esperti. Ideale per chi decide di fare immersioni diving all’Elba, Cerboli è facilmente raggiungibile dai centri sub a 40 minuti dal piccolo centro di Rio Marina.
Le pareti a strapiombo si presentano mutilate in più punti a causa dall’opera dell’uomo che l’aveva sfruttata per alcuni anni come cava. Sott’acqua è possibile ammirare: banchi di barracuda, gorgonie gialle e rosse, spugne multicolori, margherite di mare (Parazoanthus axinellae), praterie di posidonia oceanica, tappeti di ricci, cernie, scorfani, polpi, aragoste e murene.
Se hai già letto il mio articolo su cosa fare e vedere all’Isola d’Elba, avrai già intuito che anche Cerboli, come tutte le isole dell’Arcipelago Toscano, è un sito d’immersione che di certo non deluderà gli appassionati di fotografia subacqueea.
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- Ideale per chi vuole scoprire i fondali elbani con le immersioni subacquee, oppure facendo snorkeling.
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Flora e fauna dell’Isola di Cerboli
Cerboli presenta degli aspetti faunistico-botanici non ancora del tutto studiati, ma è nota la presenza di vari endemismi fra invertebrati e rettili, come la “Pordacis sicula cerbolensis”, lucertola che vive soltanto in questo ambiente. L’isola un tempo ricoperta da numerosi esemplari di palma nana, come la vicina isola di Palmaiola, oggi ne possiede pochi esemplari ed è ricoperta di macchia di cisto marino, gariga e lentisco.
Durante il XIII secolo dall’Isola di Cerboli venivano prelevati i falchi pellegrini devoluti annualmente all’Arcivescovado di Pisa.
L’isola di Cerboli è un importante sito di nidificazione degli uccelli marini. In particolare si contano circa 25-50 coppie di berta maggiore nidificanti e si registra anche la preziosa presenza del marangone dal ciuffo.
Impronta dell’uomo sull’Isola di Cerboli
Dal 1927 il profilo dell’isola appare modificato a causa dell’apertura e utilizzo di una piccola cava calcarea, aperta per approvvigionare lo stabilimento siderurgico Ilva di Piombino.
Oggi la cava naturalmente è dismessa, l’isola è stata classificata tra i Siti di Interesse Comunitario e gli unici altri segni visibili della passata presenza umana sono alcuni ruderi diroccati.
Nonostante Cerboli sia disabitata e sottoposta a vincoli ambientali rigidissimi, l’isola è stata di propietà dello scrittore italiano Carlo Cassola e, dopo la sua morte, la proprietà è passata ai suoi eredi. Nel 2000 invece, Cerboli è stata venduta ad un imprenditore tedesco appassionato di birdwatching e balene, che ha assicurato il rispetto e un futuro green per l’isola.