Riconoscere i pesci e identificarli a prima vista è uno dei sogni di tutti i subacquei da sempre!
I sub principianti inizialmente conoscono poche specie a loro familiari, ma ben presto, man mano che s’immergeranno, cominceranno ad ampliare il proprio “portfolio” di incontri subacquei ed inizieranno a volerne sapere sempre di più!
Se rientri nella categoria di persone che quando avvista un banco di pesci, un mollusco o un pesce solitario vorrebbe saperne di più sulle sue caratteristiche e le sue abitudini, allora sei nel posto giusto!
Alcune stime parlano di almeno 20.000 specie di pesci al mondo, di cui circa 4.000 trovano il proprio habitat fra le barriere coralline. Riconoscere i pesci nella loro totalità è chiaramente impossibile, ma possiamo sempre imparare e saperne di più!
Andiamo subito al nocciolo della questione! Quali elementi distintivi osservare per riconoscere un pesce?
Esiste una sintesi di indicatori che ci consente di distinguere un pesce per identificarlo. Ecco i principali indicatori da guardare con attenzione:
La maggior parte dei pesci sono timidi e paurosi. Si nascondono o si allontanano al minimo segnale di avvicinamento del subacqueo o di percepito pericolo. Osservarli quindi, richiede tanta pazienza e curiosità. Alcuni di loro sono estremamente veloci, mentre altri animali sono molto lenti!
Non è facile riconoscere i pesci nel loro ambiente, perché loro si muovono rapidamente, si nascondono e hanno una colorazione che può variare in base a diversi fattori.
Durante una delle tue immersioni subacquee, puoi osservare i pesci: nuotando lentamente vicino alle rocce ricoperte di vegetazione, oppure “sorvolando” una prateria di posidonia oceanica (che rappresenta un vero e proprio condominio affollato di piccoli abitanti marini).
Altri pesci invece, sono definiti “pesci di barriera” perché si trovano sempre a ridosso delle barriere coralline si nascondono fra coralli, anfratti e fanerogame marine.
Anche il fondale marino sabbioso nasconde molti organismi marini che, un occhio allenato, riesce a scorgere dai più piccoli organismi, fino ai più grandi come:
Non tutti i pesci sono timidi, alcuni sono curiosi di vedere questi strani esseri subacquei che producono bolle con un erogatore in bocca, altri ancora si avvicinano addirittura!
Inoltre, esistono anche specie che sono potenzialmente pericolose per l’uomo, come: le murene, il pesce leone (o scorpione), lo scorfano e alcuni altri insospettabili come ad esempio il piccolo e grazioso pesce pagliaccio!
Il pesce pagliaccio ad esempio, è uno fra i più combattivi e territoriali. Ma chi lo direbbe mai visto il suo aspetto così carino e dalle sue modestissime dimensioni? Prova ad avvicinarti (magari per fare una foto) al suo anemone di mare e vedrai che sarà lui a trovare te e proverà ad attaccarti per mandarti via!
Esistono inoltre alcune specie di animali marini facilmente confondibili fra loro ai meno esperti. È il caso di: dugonghi e lamantini.
Oppure ancora della grande confusione fra: razze, aquile di mare, torpedini e… mante (!)
La parola d’ordine per osservare e riconoscere i pesci sott’acqua è “discrezione”.
Non inseguire i pesci, ma lascia che siano loro ad avvicinarti a te (se lo vorranno). Da segnali che a noi sfuggono, i pesci percepiscono le nostre intenzioni o percepiscono un pericolo, anche se pensiamo di tenere un atteggiamento “amichevole”. Ricorda sempre, che nell’ambiente marino, un’eccessiva attenzione, raramente è considerata per i pesci, un segnale d’amicizia!
Fatte le dovute premesse del precedente paragrafo sui consigli sulle modalità e i luoghi migliori per osservare i pesci, veniamo al passaggio successivo: come dargli un nome?
Se lo ritieni utile, potresti usare la seguente strategia:
Se stai per visitare un luogo per la tua prossima vacanza, ti sarà molto utile mettere in valigia e portare con te le schede di riconoscimento dei pesci di quell’area geografica.
Generalmente queste schede di identificazione pesci, sono comode da trasportare e consultare (con rilegatura ad anelli), sono impermeabili e multilingue.
Vediamone alcune che puoi comprare direttamente su Amazon, prima di partire.
Nell’identificare i pesci, presta attenzione ai colori, ma con alcuni dovuti accorgimenti.
La colorazione dei pesci e anche gli schemi di colorazione (o livree), variano in base a diversi fattori.
Come accennato, anche la profondità d’immersione influisce sui colori dei pesci che osserverai. L’acqua del mare assorbe selettivamente alcune radiazioni luminose. Senza una torcia subacquea, la nostra percezione dei colori è quasi completamente distorta sott’acqua.
A 10 metri, un ghiozzo boccarossa ti appare come color bruno scuro.
Così come una gorgonia dal giallo sgargiante, quando incontrata in profondità, apparirà come un tristissimo marrone.
Per concludere sui colori, non concentrarti troppo sulla colorazione. Cerca piuttosto di osservare “segni e disegni” distintivi (linee, barre, macchie, zone chiare e colorate).
Un po’ come per l’App “Lens” che serve per riconoscere ogni cosa (oggetti, animali, fiori, piante, ecc..), esistono sia per Android, sia per IOS, delle App specifiche per riconoscere i pesci o animali in generale.
Caricando semplicemente la foto del pesce che hai fotografato, l’App ti restituirà una sua scheda identificativa e tutte le informazioni. In particolare, con l’App Lens, è possibile anche “uplodare” video che contengono l’animale da riconoscere.
Alcune altre App specifiche per riconoscere i pesci e animali, sono:
P.S: Se stai facendo un’escursione in barca, evita di gettare cibo dalla barca per creare l’occasione di vedere i pesci da vicino. Quello che ti si presenterà sotto gli occhi, a mio avviso, è uno spettacolo deplorevole perchè non farai di certo “il bene” dell’animale e neanche dell’intero ecosistema marino.
Molto probabilmente stavi pensando di far vedere i pesci da vicino a tuo figlio (per i bambini spesso si giustifica tutto), ma è proprio QUESTA l’occasione di spiegare a tuo figlio che i pesci (come tutti gli animali), vanno rispettati nel loro ambiente. Per vederli, basta indossare semplicemente: maschera, pinne e snorkel.
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