Santo Stefano è un’isola all’interno del parco nazionale dell’arcipelago della Maddalena che si trova nella parte nord-est della Sardegna. L’isola è visitabile a piedi con delle scarpe comode in circa 2 ore di cammino, ha una superficie di 3 km², ed il suo punto più alto è il Monte Zucchero che raggiunge l’altezza di 101 metri.
È un’isola privata, fatta eccezione del versante orientale dove oggi sono presenti insediamenti della Marina Militare, ma fino al 2008 ospitava una base militare navale di appoggio per sommergibili nucleari.
Santo Stefano in Sardegna, (da non confondere con altre destinazioni omonime) è un’isola di formazione granitica, completamente ricoperta di rigogliosa macchia mediterranea che si affaccia su un mare color smeraldo dalle trasparenze uniche che non ha nulla da invidiare ai Caraibi.
Sull’isola sorge un’unica struttura ricettiva, un resort 3 stelle che ben si adatta all’ambiente e ai colori naturali dell’isola. Il resort dispone di 299 camere, alcune a poche decine di metri dal mare (fronte mare), altre invece fronte giardino (anche queste a poche decine di passi dal mare). Le camere sono tutte arredate in maniera semplice, funzionale e senza fronzoli.
Le camere matrimoniali e doppie hanno una capienza di 17 m² e sono ideali per 2 persone. Nonostante in queste camere su richiesta sia possibile aggiungere il 3° letto, non è consigliabile secondo il parere di molti ospiti. Per 3 e 4 persone (famiglie o amici) sono invece adatte le ampie family room di 34 m² (che dispongono di due stanze da letto separate da una porta). Tutte le camere hanno aria condizionata, bagno privato e phon. La struttura ha un ottimo collegamento Wi-Fi, presente soltanto nelle aree comuni.
Le camere fronte mare, oltre essere direttamente sul mare, hanno un letto a baldacchino sul giardino antistante, ideale per godersi momenti di relax e il tramonto serale. Queste camere hanno inoltre anche altri “privilegi”, come:
C’è da farci un pensierino!
Il grande ristorante con buffet servito e con ampie vetrate vista mare e vista tramonto, tutti i giorni serve una buona varietà di piatti di pesce o carne, dagli antipasti ai dolci. Un giorno alla settimana si cena con piatti tipici sardi (ho assaggiato il buonissimo porceddu e i seadas, dolci simili a ravioli fritti con ripieno di formaggio pecorino, ricoperto di miele).
Essendo all’interno di un parco nazionale, la struttura ricettiva è sottoposta a vincoli paesaggistici e naturalistici che impongono alcune limitazioni per preservare l’ambiente naturale dell’isola. Ad esempio possono circolare soltanto le macchinine elettriche (lo staff utilizza infatti le “macchinine da golf” per spostare le valige degli ospiti e non sono ammesse macchine a motore), non è possibile ristrutturare il resort con materiali edili diversi da quelli presenti, non è possibile tagliare piante spontanee che fanno parte della macchia mediterranea naturale.
L’Isola di Santo Stefano è ben collegata con i traghetti da Palau e con l’isola di La Maddalena (circa 10 minuti in traghetto per entrambe le isole). Prenotando una vacanza presso il Santo Stefano Resort, sarà automaticamente organizzato incluso nel prezzo, il trasporto di andata e ritorno da Palau in traghetto, per il giorno di arrivo e di partenza.
L’aeroporto più vicino all’Isola di Santo Stefano di La Maddalena è Olbia. In circa 45-60 minuti di bus, taxi o NCC si arriva al porto di Palau dove ci sono i frequenti traghetti per il Santo Stefano Resort.
Sette o dieci giorni sull’isola trascorrono in maniera rilassante e fra numerose attività (sarà impossibile annoiarsi o non fare niente!). Ecco alcuni spunti su cose da fare sull’Isola di Santo Stefano, in Sardegna, in autonomia oppure insieme allo staff del resort:
Molte delle attività, come: canoa, tiro con l’arco, vela, tennis, si possono provare gratuitamente in 2 orari specifici del giorno!
Conoscere le attività del giorno e della settimana è semplicissimo: tutte le attività giornaliere sono affisse su appositi pannelli ogni mattina e ogni giorno ci si può recare all’ufficio escursioni per scoprire il programma delle attività e le uscite in barca che si possono prenotare.
Chi ha la fortuna di immergersi qui, farà alcune delle più belle immersioni diving in Italia, con un’acqua dall’ottima visibilità, mare color smeraldo e tante sorprese da ammirare, come: aquile di mare (ne ho incontrate due!), enormi cernie, le rare Pinne nobilis e Patelle ferruginee, nudibranchi, grandi praterie di posidonia oceanica impreziosite spesso da eleganti stelle marine, delfini, soprattutto stenelle e tursiopi, triglie, gorgonie, orate, gronchi, spugne marine, saraghi, scorfani, murene, calamari, seppie, barracuda, aragoste, corvine, polpi, cavallucci marini, anemoni di mare e coralli.
I punti di immersione sono a corto e medio/lungo raggio e sono dislocati fra le varie isole dell’arcipelago. Essendoci spessissimo vento in questa zona della Sardegna, sarà quindi facile fare immersioni con ogni condizione meteo-marina, perché basterà affidarsi all’esperienza del centro diving che vi porterà nei versanti più riparanti dal vento, intorno all’arcipelago.
Anche la terraferma può regalarti delle sorprese. Troverai infatti:
L’Isola di Santo Stefano di La Maddalena ha due spiagge di sabbia medio-grossa e anche i relativi ingressi in acqua dal bagnasciuga sono sabbiosi e comodi anche per i bambini. La spiaggia principale è il cuore diurno del villaggio, ed è per metà attrezzata con lettini e ombrelloni e per metà lasciata libera con una lunga e stretta banchina non percorribile. Qui si svolgono alcune piacevoli attività di intrettenimento, c’è un dj per la musica, due bagnini ed un chiosco-bar.
A circa 5 minuti a piedi dalla spiaggia principale invece, c’è la cosiddetta “spiaggia della vela” attrezzata con numerose canoe, barche a vela e giubbotti di salvataggio per le attività sportive. Si possono raggiungere da qui vicino, altre 4 piccole calette a piedi.
Mi è capitato di leggere una dura recensione sulla “spiaggia della vela”, che al contrario secondo me, grazie ai ragazzi che la ospitano e ci lavorano ha un ché di magico! Nella recensione in questione vengono citati ombrelloni pericolanti e lettini in mezzo alle erbacce non tagliate. Beh… a prima vista gli ombrelloni possono sembrare davvero poco stabili perchè sono inclinati, ma dopo averli usati posso assicurare che sono effettivamente “mobili” appositamente per resistere al vento continuo dell’isola.
Gli ombrelloni con base trasportabile, non avendo questa spiaggia la concessione balneare, possono essere utilizzati per motivi di riposo e relax, dopo le attività sportive. Riguardo le “erbacce”, si tratta di macchia mediterranea protetta che (come scrivevo poco più su), per vincoli naturalistici del parco nazionale di La Maddalena, è assolutamente vietato eradicare in alcun modo.
Si tratta quindi di una spiaggia di sabbia dove recarsi possibilmente con le ciabatte, scarpe o scarpette da scoglio, per evitare di mettere un piede su alcuni piccoli ciuffi di macchia mediterranea.
Per quante informazioni spero tu abbia appreso da questo mio articolo sull’Isola di Santo Stefano, ci sono comunque delle ultime curiosità da sapere:
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